mercoledì 30 luglio 2008

La squadra nazionale di pugilato alle Olimpici di Pechino parte da Assisi

"Tornate in Umbria con le medaglie al collo, ma che a vincere veramente sia il vostro comportamento; da questo si evinca che siete italiani";
è stato Claudio Ricci, sindaco di Assisi, a inaugurare la presentazione ufficiale della squadra nazionale di pugilato in gara per i Giochi Olimpici di Pechino.
La presentazione dei sei campioni, Roberto Cammarelle, Clemente Russo, Domenico Valentino, Alessio Di Savino, Vittorio Jahin Parrinello e Vincenzo Picardi, si è tenuta alle ore 12 di ieri mattina, presso la Sala della Conciliazione del palazzo del municipio assisano, al termine del consiglio federale nazionale.
"Se in passato lo sport del pugilato è stato oggetto di fraintendimenti, che lo hanno erroneamente dipinto come un'attività dalle peculiarità negative, è bene che la boxe torni invece a essere rappresentata da nobile arte quale è"
ha sottolineato il primo cittadino assisano, ribadendo il significato simbolico della partenza dei sei pugili da Assisi, città esemplare per i valori di correttezza e onestà, anche nella competizione. Questo particolare aspetto è stato ribadito anche da monsignor Vittorio Peri, che ha incitato i combattenti dicendo loro:
"Vincete medaglie, dal momento che siete diretti alle Olimpiadi con questo preciso scopo, ma ricordate: meglio perdere con onore piuttosto che abbattere l'avversario con disonore. Le vere medaglie sono quelle che si portano al cuore".
Piena di autorità civili, religiose, ex campioni della storia italiana del pugilato, come Gianfranco Rosi, Maurizio Stecca, Valerio Nati, Francesco Damiani, Angelo Musone, Ernesto Sabbati, illustri rappresentati del mondo della boxe e soprattutto tifosi, la Sala delle Conciliazione del municipio assisano ha avuto l'onore di salutare il team che volerà verso Pechino.
Soddisfatto per il calore dell'incontro Franco Falcinelli, presidente della Federazione Pugilistica Italiana, che ha voluto ringraziare tutti i presenti e tutti coloro che hanno contribuito al successo del team azzurro a cominciare dai vertici militari dei Gruppi sportivi delle Fiamme Oro e dell’Esercito.
L'assessore regionale allo sport, Silvano Rometti ha dichiarato: "Sempre di più lo sport sta riacquistando il suo giusto valore sociale. La nostra regione sta puntando molto sulle attività sportive e, quindi, sui giovani. Mi auguro che i sei campioni di pugilato in lizza per le medaglie olimpiche siano da esempio per i tanti sportivi in erba dell'Umbria".
Carlo Roscini, in rappresentanza del presidente del Coni regionale, Valentino Conti, ha fatto gli auguri al team azzurro.
Presenti anche il Colonnello Ignozza del Coni provinciale, Enzo Moretti presidente della Fidal e Roberto Settimi presidente della federazione Ginnastica. Insomma, tutta la Regione incrocia le dita e si augura che i campioni made in Umbria riportino in casa il risultato. Ma quali saranno le strategie dei sei in gara e, soprattutto, come si sono preparati i campioni in questi lunghi e duri mesi di allenamento?
Un bilancio del percorso di preparazione degli atleti l'hanno tracciato il responsabile Vasily Filimonov, il collaboratore tecnico federale, Raffaele Bergamasco, e Francesco Damiani, che ha dichiarato:
"Vero è che l'allenamento in vista delle Olimpiadi è iniziato dal post mondiali, ma, ciò nonostante, il lavoro fatto è stato tanto, a partire dall'allenamento fisico. Adesso la patata bollente passa tra le mani dei campioni, che sicuramente sapranno giocarsela con grinta e voglia di vincere"


Alberta Gattucci dal Corriere dell'Umbria

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