"I frati francescani di Assisi rendono lode a Dio e gioiscono per l'elezione del Sommo Pontefice cardinale Jorge Bergoglio. La famiglia francescana si stringe al Santo Padre con sentimenti di gratitudine, sincero affetto e profondo ossequio, promettendo con Francesco obbedienza e riverenza al signor Papa."Questa la nota del Sacro Convento, diffusa pochi minuti dopo l'annuncio, dato alle 20.14, che il nuovo Papa Jorge Mario Bergoglio - gesuita argentino, primo Papa sudamericano - si chiamerà Francesco I. Un nome, quello del Poverello d'Assisi, che Bergoglio non ha scelto a caso:
"Oppositore del lusso e degli sprechi (ha vissuto in un modesto appartamentino e per spostarsi usa i mezzi pubblici) - ricorda Corriere.it quando fu ordinato cardinale nel 2001, obbligò i suoi compatrioti che avevano organizzato raccolte fondi per presenziare alla cerimonia di Roma, a restare in Argentina e a donare i soldi ai poveri."Alle 19.06, pochi secondi dopo la fumata bianca del comignolo della Sistina, le campane della Basilica di San Francesco suonano a distesa, seguite poi dalle campane di tutte le altre chiese della città serafica: la terza fumata è bianca, i cardinali hanno deciso, habemus papam. Ma la gioia dei francescani di Assisi e di tutta la città serafica diventa ancora più grande quando, alle 20.14, il cardinale protodiacono Jean-Louis Pierre Tauran annuncia il nome che il nuovo pontefice ha scelto, Francesco: un nome inedito per un Papa, che bissa la scelta `umbra’ di Ratzinger, che nel 2005 scelse di chiamarsi Benedetto in onore del Santo di Norcia, patrono d'Europa.
"In questo Anno della Fede, nell'accompagnare l'inizio del Suo ministero con la preghiera incessante - aggiungono i frati di Assisi - la famiglia francescana spera di accogliere il Sommo Pontefice nei luoghi sacri alla memoria e alla profezia di S. Francesco."Ora i francescani aspettano di sapere quale sarà il nuovo stemma papale da apporre sulla facciata di San Francesco: sarà il frate più anziano della comunità religiosa di Assisi, Padre Vladimiro Penev, ad occuparsi della riproduzione, come già ha fatto per Giovanni XXIII, Paolo Vi, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
"Laudato sii, mi Signore, per il nuovo padre e pastore che hai dato alla tua Chiesa - dice il vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino - spero che venga presto a trovarci."
"La città, nel nome di Francesco e Chiara, accoglie con gratitudine la scelta del Papa", aggiunge il sindaco Claudio Ricci, mentre dalla sala stampa del Sacro Convento si ricorda come
"il nome Francesco richiama le parole del Poverello usate da Benedetto XVI nel salutare i cardinali e promettere incondizionata "riverenza e obbedienza al suo successore".
Il 266° vescovo di Roma, pastore in terra della Chiesa universale, avrà a disposizione un appartamento all'interno della basilica papale, che ha visto, nella sua storia plurisecolare, l'arrivo di diciotto vicari di Cristo.
Corriere dell'Umbria Giovedì 14 Marzo 2013
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