"Alle proteste dell'insegnante che precisava di parlare ai propri alunni, continuando le informazioni già fornite in classe - è scritto sul sito del settimanale Tuttoscuola - i custodi sono stati fermi e irremovibili, invitando l'insegnante a sospendere qualsiasi spiegazione non consentita e, se credeva, di avvalersi soltanto delle guide autorizzate oppure delle audio guide fornite, a pagamento, all'ingresso della Basilica."L'insegnante ha rifiutato una spesa che, vista la sua presenza, non era stata prevista dai ragazzi e dalle loro famiglie,
"ma temiamo - aggiunge Tuttoscuola - che l'episodio non sia un caso isolato e che simili immotivati e non accettabili divieti nei confronti di comitive scolastiche, che si avvalgono del proprio insegnante come guida, vengano imposti in altri luoghi di interesse artistico a Roma, Pompei o Firenze. Ci piacerebbe - conclude il sito - sapere cosa ne pensano i ministri Sandro Bondi (dei Beni culturali) e Maria Stella Gelmini (dell'Istruzione), che spesso esortano ad una maggiore attenzione e impegno della scuola e dei docenti per i viaggi di istruzione."Se anche però l'invito dei custodi fosse stato rivolto all'insegnante in maniera brusca, una motivazione di fondo c'è:
"Non tutti - spiegano le guide dell'associazione Gaia (Guide, accompagnatori, interpreti turistici associati) - sanno che esiste un regolamento, stilato pochi anni fa, che va rispettato: con l'aumento del flusso turistico, c'erano centinaia di gruppi diversi con una guida diversa che rendevano impossibile rispettare il silenzio dovuto ad un luogo sacro, di qui la richiesta di utilizzare le radio guide (la guida parla dentro un piccolo microfono, i gruppi ascoltano grazie agli auricolari) per conciliare il nostro lavoro con il rispetto dovuto ad un luogo sacro"
Flavia Pagliochini
Corriere dell'Umbria Mercoledì 8 Dicembre 2010
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