martedì 14 settembre 2010

Si investe sul turismo

Primo consiglio comunale di ritorno dalle ferie ieri sera a palazzo dei Priori di Assisi, con trentuno punti all'ordine del giorno: approvato all'unanimità l'appello in favore di Sakineh Mohammadi Ashtiani, condannata a morte in Iran (documento che - come chiesto dal Pd - sarà inviato all'ambasciata iraniana a Roma, mentre nella facciata del palazzo comunale sarà esposto la sua foto) il consigliere Emiliano Zibetti (Pdl) ha portato in consiglio il caso delle piante che dovrebbero essere tagliate in via Protomartiri Francescani a Santa Maria degli Angeli,
"meravigliosi platani ancora giovani e sani, che avrebbero contribuito in futuro a rendere meno gravoso sul fronte ambientale l'inquinamento delle auto. Le piante saranno tagliate saranno quelle esclusivamente indicate nel progetto per la nuova viabilità - ha replicato il sindaco - che permetterà di distribuire meglio le auto in transito senza eccessivi carichi di traffico."
Calendimaggio e turismo sono stati al centro della discussione relativa a due variazioni di bilancio, in quella per la gestione dei punti di informazione turistica si è discusso anche di come migliorare l'offerta di servizi turistici (personale che sappia parlare le lingue straniere, uso di moderne tecnologie, orari più adatti alle esigenze dei turisti). Sulla delibera in favore di ulteriori 2.800 euro in favore dell'Ente Calendimaggio per preparare il dossier per la candidatura Unesco della festa, il capogruppo del Pd Claudio Passeri ha chiesto di fare chiarezza sulle recenti ‘critiche' di Paoletti relative ai fondi mancanti sul Calendimaggio, parole condivise da Francesco Mignani dell'Udc, secondo cui
"la giunta si interessa a fasi alterne al Calendimaggio.E’ prassi da qualche anno che il contributo venga concesso dopo la verifica degli adempimenti, forse c'è scarsa comunicazione tra i membri della giunta"
, l'affondo di Franco Matarangolo. All'opposizione ha replicato Stefano Pastorelli (Lega Nord) secondo cui
"quest'amministrazione è stata sempre molto sensibile nei confronti del Calendimaggio. Non sono stato informato da nessuno sullo stop al contributo - ha ribadito Paoletti - mi sono informato sul perché e ho scoperto che nella documentazione fotografica c'erano addirittura vie che quest'anno non sono state interessate dal Calendimaggio. Questa città è fatta di carne e ossa, non diventerà mai un museo: se quattro gocce di cera rischiano di mettere in forse il Calendimaggio - ha concluso provocatoriamente Paoletti, ben vengano le gocce di cera"

Flavia Pagliochini
Corriere dell'Umbria Martedì 14 Settembre 2010

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