venerdì 28 maggio 2010

Il bosco di San Francesco: iniziano i lavori del FAI

"Sono 35 anni che restauriamo beni, ma sappiamo che il bosco di San Francesco sarà un unicum nel nostro percorso."
Con queste parole la presidente del Fai, Ilaria Borletti Buitoni, ha introdotto ieri il restauro paesaggistico del bosco di Assisi, progetto principale aiutato dai finanziamenti del Fondo ambiente italiano. Oltre tre ettari di terreno costituiscono la zona del Terzo Paradiso, a poche centinaia di metri dal Convento, proprietario della prima parte. Il Fai ha predisposto un progetto ambizioso e importante, che vuole recuperare con "buon senso", ha detto il vicepresidente Marco Magnifico, una bellissima area naturale, valorizzandone anche il suo significato di luogo-simbolo. Sentieri recuperati, muretti rimessi a posto, gli ulivi potati:
"Non vedrete altro - ha continuato Magnifico - che un bel paesaggio italiano amato, curato."
A sottolineare l'eccezionalità del luogo ci penserà l'opera di land art dell'artista Michelangelo Pistoletto. Durante la presentazione del progetto, Pistoletto ha realizzato la prima parte, solcando il terreno di Terzo Paradiso con l'aratro condotto da buoi. A terra il simbolo che da anni contraddistingue l'opera del maestro: tre cerchi intersecati tra di loro.
"é un progetto di congiunzione - ha illustrato Pistoletto - dei due tondi, il primo rappresenta il mondo ancestrale, la natura. Il secondo 'paradiso' è invece quello che segue all'intervento dell'uomo, un mondo artificiale. Il terzo cerchio sta a significare la necessità di unirli."
In contemporanea viene portata avanti un'altra iniziativa, intitolata "Adotta un ulivo", devolvendo 1000 euro per ogni pianta. Gli ulivi, 160 in tutto, saranno piantati nel triplo anello. Nell'area verrà recuperata anche una torretta. Dopo la fine dei lavori, il Terzo Paradiso sarà aperto al pubblico gratuitamente

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