martedì 24 novembre 2009

San Francesco parlò agli uccelli ... ma i piccioni non erano attenti

Piccioni battono rimedi antipiccioni 1 a 0: succede ad Assisi, dove i volatili in questione danno più dolori che gioie e dove a farlo presente in una raccolta firme consegnata in Comune pochi giorni fa sono alcuni cittadini di via Fontebella e via Giorgetti, che già in passato avevano chiesto all'amministrazione comunale di fare qualcosa contro i pennuti "sporcaccioni".
La segnalazione riguarda in particolare via Giorgetti (ma il problema è presente anche in via del Torrione, poco distante da San Rufino e, in misura minore, anche in molte altre vie della città, nello specifico il tratto finale della via, dove tra alberi e panchine i bambini potrebbero giocare e i più anziani fare quattro chiacchiere in pace, se non fosse - appunto - per i piccioni e i loro "bisognini", presenti sopra i muri, per terra e sopra i casotti dell'elettricità. Nella raccolta firme, i cittadini ringraziano l'amministrazione comunale per i lavori di riqualificazione della via, chiedendo però contromisure per scacciare i volatili, che spesso sostano sui fili dell'enel che corrono da muro a muro o fanno il nido sulle buche dei muri e sui rami degli alberi: l'idea sarebbe quella di chiudere con un mattone messo di traverso le buche sui muri e le canaline di scolo, sicché i piccioni non potrebbero più "fare la cova" (ma l'acqua, nel caso delle canaline, continuerebbe a scorrere) risolvendo - almeno in parte - il problema.
Che si presenta anche in altre zone della città, tra San Rufino, via San Francesco e nelle vie e vicoli minori, luoghi in cui i piccioni sono presenti in massa e vivono indisturbati. Nei mesi scorsi il problema dei piccioni e dei loro "ricordini" era stato fatto presente anche da alcuni cittadini di via Fontebella, che oltre a interessare il Comune si erano anche rivolti alla Asl per chiedere la "bonifica" di un cortile dove c'era un cantiere e che era preso d'assalto dai volatili. Una cosa sgradevole non solo dal punto di vista estetico e olfattivo - sottolineano i cittadini - ma anche potenzialmente pericolosa per la salute, visto che gli escrementi dei piccioni possono essere veicolo di alcune malattie trasmissibili anche all'uomo.
Dal canto suo, il Comune ha già provveduto all'interramento di cavi in alcune zone, oltre all'installazione di dissuasori metallici ed elettrici, cavi a bassissima tensione che evitano ai piccioni di "appollaiarsi" su diversi monumenti, alla basilica di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, nelle chiese di Santa Chiara e San Rufino e sul tempio della Minerva. Al momento, però, i piccioni sembrano avere la meglio

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