martedì 6 ottobre 2009

Piccolo Teatro degli Instabili di Assisi Stagione Teatrale 2009 / 2010

L'ottava stagione teatrale del Piccolo Teatro degli Instabili di Assisi, al via il prossimo martedì 13 ottobre con "Il sogno di un uomo ridicolo" di Fedor Dostoevskij per la regia e l'interpretazione di Gabriele Lavia, si intitola "Perle in formato gigante", a significare preziosità teatrali nella possibilità di fruirne in incontri ravvicinati con gli artisti, peculiarità del teatrino che date le sue dimensioni ristrette offre angolazioni prospettiche come inquadrate da una lente di ingrandimento.
Gli sforzi di Fulvia, Carlo e Antonietta Angeletti, curatori della stagione, sono quindi diretti verso la coniugazione della parola qualità in tutte la sua più specifica essenza, sia nella possibilità di un contatto quasi diretto con i protagonisti della scena, che per il livello degli spettacoli proposti. Il numero di appuntamenti previsti per il 2009-2010 si amplia e raggiunge la cifra di dodici, suddivisi in otto di prosa e quatto più specificamente musicali. Per questo motivo la campagna abbonamenti che parte per la prima volta quest'anno prevede due formule: un abbonamento per intero ai dodici appuntamenti con la possibilità di risparmiare l'ingresso a due spettacoli, e l'abbonamento ai solo otto spettacoli di prosa, tralasciando quindi i quattro concerti. Sono anche previste riduzioni del 40 percento ai ragazzi al di sotto dei 26 anni. Per quanto riguarda la musica i concerti in programma si aprono il 26 novembre con l'opera Elisir d'amore di Gaetano Donizetti in un rinnovato e moderno allestimento a cura di Tito Schipa Jr, figlio del grande tenore Tito Schipa Senior.
Il 19 dicembre sarà invece la volta dell'assisiate Ramberto Ciammarughi, che insieme a Roberto Zechini e Pino Menzolini darà vita a "Prima della verità", poema dedicato alla produzione poetica di Eugenio De Signoribus (Premio Viareggio 2008) tra i nomi più importanti della ricerca poetica italiana. Il poema è al suo debutto. Il 20 gennaio sarà il tripudio della fantasia creativa con due musicisti di rango quali Antonello Salis e Fabrizio Bosso, entrambi impegnati a rivisitare i brani di "Stunt", album che hanno composto insieme. Il 19 febbraio sarà invece Danilo Rea in piano solo a tributare il più illustre dei cantautori italiani con "Omaggio a Fabrizio De André".
Questo è tutto quello che concerne la musica. Per la prosa, oltre al già citato Gabriele Lavia, il programma riserve alcune piacevoli sorprese, come quella di Lella Costa in scena il 20 ottobre con "Femminile singolare: vedi alla voce poetessa", un excursus condito di ironia sulle poetesse del Novecento. Torna invece sul palco degli Instabili il 30 ottobre, Paolo Trestino con "La vita a rate", viaggio nel futuro accompagnato da tre musicisti e attori per raccontare le contraddizioni del presente. "Appuntamento a Londra" scritto da Mario Vargas Lllosa e già presentato quest'anno al Festival dei Due mondi, con Pamela Villoresi e David Sebasti sarà il quarto appuntamento della stagione (15 novembre), mentre seguirà l'8 dicembre il capolavoro del surreale genio di Raymond Queneau "Esercizi di stile" con Ludovica Modugno, Francesco Pannofino e Marco Guadagno. Il 2010 (4 gennaio) si apre con "Chiòve", spettacolo vincitore del Premio Eti "Gli Olimpici del Teatro" come migliore messinscena di innovazione del 2009 e del Premio della Critica 2008, con Chiara Baffi (Premio Ubu 2008), Enrico Ianniello e Giovanni Ludeno.
"Chiòve" è un testo del giovane autore rivelazione catalano Pau Mirò che la traduzione di Enrico Ianniello ha trasferito dalle Ramblas di Barcellona ai Quartieri Spagnoli di Napoli adottando il napoletano come lingua di vita. Il 4 febbraio è in programma "Un mondo perfetto" (Premio Riccione 2007) di e con Sergio Pierattini insieme a Milvia Mirigliano e Davide Lorino, che affronta un tema complesso e attuale quale quello dell'adozione. Concluderà la stagione del Piccolo Teatro "Roma ore 11" nato dalla volontà di un gruppo di attrici, Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolati e Mariangeles Torres, di mettere in scena una cruda indagine di cronaca tra le pieghe della condizione femminile

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