lunedì 20 aprile 2009

La comunità rumena festeggia ad Assisi la Pasqua ortodossa

Festa grande per la comunità rumena della provincia di Perugia, che ieri pomeriggio ha festeggiato ad Assisi la Pasqua ortodossa.
La pioggia non ha fatto passare la voglia di festeggiamenti; tantissimi i presenti alla preghiera pasquale secondo la tradizione bizantina che è iniziata alle 15 presso la tomba di San Francesco.
Alla celebrazione, molto sentita dai rumeni presenti nel territorio della provincia, erano presenti anche moltissimi turisti e assisani, curiosi di scoprire aspetti sconosciuti della cultura di una popolazione che resta sconosciuta nelle sue caratteristiche peculiari e viene semplicemente bollata come "straniera".
Alla cerimonia della "seconda resurrezione", recitata in doppia lingua, italiano e rumeno, ha partecipato anche il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino.
In una variopinta sfilata, tra costumi tipici colorati e ricamati e cibi tradizionali della celebrazione ortodossa, la comunità si è spostata nella cappella di Santa Caterina, dove è stata donata alla basilica un'icona della Madonna che indica Gesù come Via, Verità e Vita.
Poi, accompagnati dal suono dei tamburi e dal corteo storico del gruppo medievale dei Majores Ballistarii di Assisi, i credenti ortodossi sono stati accolti nella Sala Norsa, dove è stata aperta la mostra di icone ortodosse romene dipinte dagli studenti della facoltà di Teologia ortodossa di Iasi.
Il momento di festa vero e proprio è iniziato sulla piazza della basilica inferiore, dove si è svolta una manifestazione di musica, canto e danze popolari della cultura romena, con l'associazione culturale romena '1 Decembrie' e della cantante Georgeta Hangu.
A introdurre le esibizioni è stato l'attore assisano Alfiero Toppetti, che ha ricordato la formula tradizionale utilizzata dagli ortodossi per i festeggiamenti pasquali ("Cristo è risorto", si invoca, e tutti rispondono in coro: "Veramente è risorto").
Ma il momento più sentito dai presenti è seguito alla dichiarazione di Toppetti che ha toccato nel vivo la comunità rumena:
"i rumeni non sono tutti come li raccontano i giornali e l'informazione - ha detto tra gli applausi - spesso abbiamo un'immagine di questo popolo che non tiene assolutamente conto della loro cultura e delle loro tradizioni.
Oggi abbiamo qui una dimostrazione della ricchezza culturale della Romania; coloro che si stanno per esibire non sono artisti professionisti, ma persone semplici, che lavorano e sono qui per condividere con noi le loro tradizioni e per un momento di amicizia tra il loro paese e il nostro"

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