martedì 24 febbraio 2009

Furto alla chiesa di Cannara

Sconcertante e sacrilego furto all'interno della chiesa di San Francesco a Cannara, dove nelle scorse settimane ignoti hanno trafugato un quadro e uno stendardo: in particolare, il quadro - un dipinto ad olio di 53 cm per 72 - raffigura San Giuseppe con Bambino, mentre lo stendardo in tela raffigura la Madonna con Bambino.
Secondo i carabinieri, che indagano sul furto, questo non sarebbe stato compiuto da ladri d'arte, dato che le due opere trafugate, di grande valore affettivo per i fedeli, non sarebbero riconducibili ad una 'mano notà che potrebbe 'ingolosire' ladri professionisti.
Ad accorgersi del furto è stato un collaboratore della parrocchia, che ha immediatamente avvertito i carabinieri, le cui indagini sono difficoltose: la chiesa di San Francesco non è dotata di sistema d'allarme ed è quasi sempre aperta al pubblico.
Il 'ratto' è dunque sicuramente avvenuto durante l'orario di 'aperturà, visto che i militari non hanno trovato nessun segno di scasso.
Il furto ai danni della chiesa di San Francesco a Cannara è simile a quello avvenuto un anno fa, quando dalla sacrestia della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli venne rubato un altro dipinto a olio di piccole dimensioni (31 cm x 39) ma di un certo valore economico, risalente alla fine del Seicento e raffigurante la fuga in Egitto della Sacra Famiglia.
Più in generale, i furti nelle chiese umbre non sono una novità: i primi di febbraio, nella chiesa parrocchiale di Santa Cecilia ad Acquasparta è stato rubato il busto ligneo della Santa, di scarso valore economico ma molto caro ai fedeli.
I vari colpi, secondo le prime informazioni, non sarebbero collegati: la speranza è che, dato lo scarso valore economico degli oggetti trafugati, i ladri si pentano e le restituiscano alla comunità cannarese o che, prima o poi, i carabinieri trovino i responsabili.
Un precedente, in tal senso, fa ben sperare: nel dicembre 2007, i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze in collaborazione con gli uomini dell'Arma di Assisi avevano rinvenuto, proprio nella città serafica, due candelabri antichi rubati anni prima nella Chiesa di Santa Margherita a Pietrapiana, nel comune di Reggello, in provincia di Firenze.

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