venerdì 5 settembre 2008

Dopo la Lectura Dantis le Notti Blu proseguono con Il Nuvolo Innamorato

Sarà la "Lectura Dantis 2008", a cura di Ramberto Ciammarughi e con Elena Bucci, ad aprire questa sera il sipario su "Notti blu alla Rocca": i due, che avranno ottenuto importanti riconoscimenti tra cui il premio "Eti - Gli Olimpici del Teatro", metteranno in scena un'azione musicale e teatrale sui canti 32 e 33 dell'Inferno.
"La sostanza di questa proposta, spiegano i due artisti, sta nel matrimonio artistico tra un'attrice e un musicista che sentono di poter ancora inventare e ri-creare su una materia alta e inaccessibile come quella della Commedia."
Lo spettacolo, nato come estratto da un'opera di dimensioni più vaste, si arricchisce in questa versione di vari elementi, tra cui un uso particolare dello spazio scenico: la Rocca Maggiore di Assisi avrà permesso infatti di ospitare sonorizzazioni e libere interpretazioni già durante l'itinerario che accompagna lo spettatore nella Sala del Cassero, dove ha luogo lo spettacolo vero e proprio.
Nell'ambito della stessa serata sono previste tre esibizioni, alle 21.30, alle 22.30 e alle 23.30, ma visti i posti sono limitati sarà consigliata la prenotazione al numero 347.5236185 (costo del biglietto, 10 euro).
Dopo la "Lectura Dantis", le "Notti Blu" proseguono "Il Nuvolo Innamorato" (il 5 settembre) e con "Il Guerrino detto il Meschino" (il 6 e 7): ne il "Nuvolo" Carlo Ottolini porterà in scena/interpreterà una fiaba del poeta turco Nazim Hikmet, sulle note del violino di Elena Confortini, mentre "Il Guerrino" è uno spettacolo realizzato dalla Nobilissima Parte de Sopra.
"Le competenze acquisite dai partaioli nello scrivere, nel recitare e nel realizzare uno spettacolo, spiega il priore Pier Maurizio della Porta, saranno messe insieme per realizzare uno spettacolo fuori dalla festa ma con le energie, le competenze, le qualità acquisite durante il Calendimaggio."
Durante l'evento è prevista anche l'apertura tutte le sere dalle 20 a mezzanotte di una osteria.

Flavia Pagliochini dal Corriere dell'Umbria

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